Tutto sul turismo wellness in Repubblica Dominicana
Ultima modifica in data 07/11/2023
Tra le conseguenze del Covid, c’è anche una maggiore consapevolezza dell’importanza del benessere fisico e mentale.
Nell’ottica di sviluppare il settore turistico nazionale, le istituzioni dominicane hanno cominciato a proporsi anche come meta privilegiata proprio per chi cerca di rigenerarsi.
E con ottimi risultati in poco tempo:
durante l’ultimo World Wellness Weekend, la Repubblica Dominicana si è distinta come prima destinazione caraibica e quinta a livello mondiale. Santo Domingo e Punta Cana si sono classificate rispettivamente nona e decima su 2300 città di ben 150 Paesi.
Insomma, la nazione è una delle destinazioni di riferimento per quanto riguarda il benessere e la salute.
IL TURISMO WELLNESS IN REPUBBLICA DOMINICANA
Questa sua leadership si concretizza anche per gli eventi di portata internazionale che ospita.
Tra questi, il Congresso Internazionale Wellness e SPA (ottobre 2022) e il Congresso Internazionale del Turismo della Salute e del Benessere, arrivato nel 2023 alla sesta edizione.
Il governo ha emanato nel 2021 un decreto per perseguire politiche e strategie volte allo sviluppo sostenibile di questa branca del turismo. Le implicazioni anche economiche sono importanti, se si calcola che chi viaggia per salute trascorre fino a 5 volte il tempo di un turista classico e spende in media 7500 dollari (senza calcolare i voli).
C’è dunque ampio margine per creare un’offerta turistica che unisca l’utile al dilettevole. È esattamente ciò che fanno ad esempio i tour della Repubblica Dominicana che organizzo ogni anno per una mia cliente:
se ha qualche convegno nel Paese o negli USA, le organizzo un pacchetto a tappe che le permetta di scoprire nuove cose nel tempo libero.
Bisogna sfruttare le risorse naturali del territorio, che offre fiumi, cascate, diversi habitat, foreste. Una ricchezza che funge da perfetta calamita per chi è alla ricerca di luoghi adatti a pratiche di benessere. Nel 2022, si sono tenute circa 400 attività nel Paese a cui hanno partecipato oltre 60 mila persone, tra sport e meditazione.
I MIGLIORI LUOGHI PER IL TURISMO WELLNESS IN REPUBBLICA DOMINICANA
Ormai, praticamente tutti gli hotel delle zone turistiche hanno servizi che rientrano nel settore, dai semplici massaggi a proposte più articolate. I resort della zona di Bàvaro sono quelli che garantiscono una qualità e una varietà più alte.
Flavio Acuña, ambasciatore del turismo dominicano del benessere, ritiene che nonostante il buon lavoro governativo nel turismo in generale, ci sia però ancora molto da fare per questo settore specifico. In tal senso, sta lavorando per rafforzare e garantire la formazione continua del personale e per far ottenere al Paese certificazioni internazionali.
Secondo lui, la Repubblica Dominicana ha tutte le carte in regola per imporsi definitivamente come una delle migliori destinazione del wellness. Per farlo, deve intercettare la nuova tendenza secondo cui i trattamenti convenzionali non sono più sufficienti: ora la gente infatti richiede un benessere a 360°, che spesso tende al lato olistico.
Aldilà degli hotel, c’è un’alta densità di luoghi naturali adatti allo scopo. Da un’indagine recente di alcuni giornali nazionali, però, è emerso che non ci sono ancora progetti concreti e ben definiti per lo sviluppo di queste zone. Queste sorgenti ad oggi ricevono quasi solo visitatori locali e non sono conosciute al di fuori delle comunità adiacenti.
Il primo progetto serio risale al 2007, su iniziativa di una società italiana che voleva costruire un resort dedicato a relax e benessere sulle sorgenti termali di Canoa. Un progetto però che non si è mai concretizzato.
Sviluppare le zone termali consentirebbe non solo di rafforzare le difese immunitarie della popolazione ma anche di aumentare il turismo sanitario e portare beneficio economico-sociale alle comunità.
Ma vediamo ora le sorgenti naturali principali da considerare per chi vuole dedicarsi al turismo wellness in Repubblica Dominicana.
AGUAS CALIENTE (SAN JOSÈ DE LAS MATAS)
Inaugurato nel 2015, questo parco termale è il primo esempio nel Paese di utilizzo sostenibile delle sorgenti termali. Si trova all’interno del Parco Nazionale Bermùdez, a sud di Santiago.
Il progetto di creazione del parco ha seguito tre linee-guida:
- ridurre al minimo l’impatto ambientale
- contribuire allo sviluppo della comunità
- attirare visitatori nazionali e stranieri interessati all’ecoturismo.
Le acque termali, ricche di solfiti con proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antibatteriche, hanno una temperatura media di 40°C. Dalla sorgente in montagna vengono convogliate nel parco, dove alimentano le due piscine: una vasca idromassaggio con una capacità massima di 10 persone e un’altra di 25 persone.
Secondo le stime, Aguas Calientes riceve una media di soli 50 visitatori al giorno, per la maggior parte dominicani della zona.
CANOA (BARAHONA)
Nel versante opposto del Paese, nella regione sud, si trovano le acque termali di Canoa (dove l’azienda italiana nel 2007 aveva il progetto per il resort), poco a nord di Barahona.
Si tratta di due piccole sorgenti di acqua cristallina sulfurea vicine tra loro, in cui è facile immergersi data la poca profondità. Una delle due è stata racchiusa in un vasca artificiale molto basica, mentre l’altra è ancora allo stato naturale.
ACQUE TERMALI A GUAYABAL
Nei pressi di Guayabal (sulle montagne a sud di Constanza), ci sono varie sorgenti termali che da anni sono un’attrazione turistica per i locali, soprattutto quella di La Tina.
Purtroppo, sono difficili da raggiungere e non c’è alcun intervento dell’uomo per renderle accessibili ed interessanti turisticamente. L’unica vasca presente è stata realizzata dagli abitanti della zona.
Oltre che per le proprietà curative date dagli elementi di cui sono ricche, il Sistema Geologico Nazionale sta cercando di sfruttarne il calore per produrre energia elettrica.
Queste sorgenti potrebbero essere sfruttate non soltanto per il turismo wellness in Repubblica Dominicana ma anche come incentivo per visitare le montagne dell’area e per il turismo culturale.
Ci sono infatti pittogrammi dei Taìnos sulle pietre, che venivano utilizzate come mappa di emergenza quando il fiume si alzava in maniera pericolosa.
GALINDO (AZÙA)
Poco ad est di Canoa, nei pressi della città di Azùa, si trovano le acque sulfuree di Galindo. Questa è pure la zona in cui sono state registrati gli insediamenti precolombiani più antichi dell’isola.
Le acque termali sono state cercate sin dal 1871, dopo che il presidente dominicano Buenaventura Bàez aveva affermato che sua madre ci aveva trascorso un mese per curare i suoi reumatismi.
La commissione nordamericana che si occupò della ricerca affermò che nella zona ci sono molte altre sorgenti termali. La popolazione della zona le utilizza di continuo da sempre, conoscerne l’esatta ubicazione è però difficile e quindi il turismo è praticamente assente.
Se le acque delle zone che ti ho elencato prima sono accessibili in qualche maniera, il discorso qui è diverso. Ad oggi, è praticamente un tesoro inaccessibile.
L’IMPATTO ECONOMICO POTENZIALE
Nonostante la fortuna di possedere i maggiori giacimenti di acque termali di tutta la regione caraibica, la Repubblica Dominicana non sta minimamente sfruttando queste risorse.
Eppure, come ha testimoniato pure nel 2018 uno studio nazionale specifico sul turismo della salute, servirebbe creare prodotti turistici ad hoc (ad esempio, complessi alberghieri focalizzati sul termalismo). In questo modo potrebbe posizionarsi sul mercato e diversificare l’appeal del Paese.
Mi sembra di rivedere la stessa situazione riguardo al posizionamento nazionale sul mercato mondiale:
famoso per le vacanze nei resort e basta.
Ho iniziato a proporre e concentrarmi sui viaggi itineranti su misura prima che il governo stesso decidesse di puntarci ma finalmente qualcosa inizia a muoversi. Probabilmente, anche il turismo wellness in Repubblica Dominicana prima o poi avrà il suo momento di gloria.
Il termalismo può significare veramente tanto, calcolando che genera quasi il 10% del PIL mondiale. In decine di nazioni ha portato importanti progressi e in quelle con abbondanti riserve termali, può rappresentare un terzo dell’intera industria turistica.
Giusto per fare un esempio:
il parco termale di Canoa attira circa 50 visitatori al giorno (per la maggior parte dominicani della zona), che significa un numero inferiore ai 20 mila visitatori annui. Il complesso Coamo a Porto Rico, invece, registra una media annuale di oltre 100.000 visitatori.
Secondo gli esperti di geotermia, ci sarebbero almeno 15 luoghi termali che potrebbero essere sviluppati a fini turistici.
IL TURISMO WELLNESS IN REPUBBLICA DOMINICANA COME AGGANCIO PER QUELLO MEDICO
Quello del benessere è solo una delle tante categorie che rientrano nel cosiddetto turismo medico, che prevede viaggi verso una destinazione (nella propria nazione o estera) per sottoporsi a controlli o cure mediche di qualsiasi tipo.
Un settore già in crescita dal 2017 e letteralmente esploso dopo il Covid.
Ad esempio, la Repubblica Dominicana che nel 2018 aveva ricevuto entrate per 265 milioni di dollari, nel 2022 ne ha generati ben 1321 (spesa media di 7500 dollari a persona, voli esclusi). Sono dati ufficiali presentati al VI Congresso Internazionale sul Turismo della Salute e del Benessere, tenutosi a Santo Domingo l’1-2 novembre 2023.
La maggior parte dei turisti della salute arriva dal resto dei Caraibi, Stati Uniti e Canada. Le operazioni più richieste sono quelle di odontoiatria, chirurgia plastica ed altri interventi chirurgici e la scelta del territorio dominicano è dovuta prevalentemente ai costi minori e al clima favorevole per il buonumore.
L’ottima qualità dei servizi turistici potrebbe essere utilizzata per creare offerte ad hoc che prevedano un connubio tra il turismo wellness in Repubblica Dominicana e il turismo medico.
Secondo la graduatoria del Medical Tourism Index stilata dall’International Healthcare Research Center sulla attrattività delle nazioni, la Repubblica Dominicana è al terzo posto nelle Americhe (dietro a Canada e Costa Rica) e 19° in totale sulle 46 destinazioni prese in esame, subito dietro all’Italia.
Le istituzioni dominicane sanno che per cementare e migliorare questa reputazione a livello mondiale, servono investimenti nelle strutture sanitarie e nella formazione dei medici, competitività economica, garanzie di standard internazionali certificabili e continue.
E proprio per questo, in linea con la crescita del turismo in ogni sua forma, sono e continueranno ad essere costruiti centri sanitari di alta qualità nelle zone turistiche.
Ti invito a questo punto a leggere l’articolo sulla sanità della Repubblica Dominicana.
CONCLUSIONE
Attualmente, il turismo della salute e del benessere nel mondo crea un indotto di circa 4,4 trilioni, con stime che prevedono di toccare gli 8 trilioni entro il 2025. Gli appassionati ricercano destinazioni dove poter fare ritiri per connettersi con la natura, meditazione di vario genere, terapie varie, lezioni di yoga o tai chi o altre discipline, laboratori di piante medicinali e molto altro.
Promuovere il turismo termale significa anche stimolare un approccio sostenibile ai luoghi, stimolare l’occupazione locale e lo sviluppo economico.
Come ho detto, è un passaggio che secondo me prima o poi arriverà. Non so se per seguire un trend mondiale, per gli introiti potenziali, per ottenere una posizione di leadership o per altro.
Magari sarà un insieme di tutte queste cose. Le cose da fare in Repubblica Dominicana sono già tante, sarebbe un peccato non usufruire di qualcosa che si ha.
Ma solo il tempo potrà dire cosa accadrà.
Ti ringrazio,
alla prossima!
Noel
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