Il lago Enriquillo: informazioni per questa escursione
Ultima modifica in data 12/07/2022
Il territorio all’estremo ovest della Repubblica Dominicana resta ancora oggi uno scrigno socchiuso.
Non so se dipenda dal fatto che sia la zona di confine con Haiti, un Paese instabile e con alto livello di criminalità. Qualunque sia la ragione, la presenza turistica da queste parti è molto bassa.
Sono felice di essere tra i primi a promuovere queste zone in Italia, soprattutto adesso che anche il governo dominicano ha avviato diversi progetti di sviluppo.
Dei quasi 400km di confine, la regione sud-ovest dominicana è senza dubbio la più affascinante e ricca di attrazioni.
In questo articolo mi concentro su una delle principali.
IL LAGO ENRIQUILLO
Questo antico bacino risale a circa un milione di anni fa, quando si chiuse un braccio di mare lasciandolo separato dal resto delle acque. Il nome non deve ingannare, infatti ha una salinità circa 4 volte superiore rispetto a quella marina.
Il suo attuale nome risale all’incirca agli anni della scoperta dell’America ed è un omaggio ad Enriquillo:
leader della popolazione indigena dei taìnos, fu lui a guidare proprio in prossimità del lago la prima rivolta contro gli europei.
Oltre ad essere il punto più basso dei Caraibi (si trova a 44 metri sotto il livello del mare), è anche il lago più grande, grazie ad una superficie di circa 350km². Questo lo rende la maggior riserva naturale di acqua del Paese.
Proprio la sua superficie è oggetto di studi perché da parecchi anni il suo livello si sta misteriosamente innalzando a scapito di migliaia di ettari di terreno usati per abitare e coltivare.
Gli scienziati non riescono a dare una risposta certa sul fenomeno, dato che i pochi fiumi che si immettono nel lago portano poca acqua, a causa anche dell’evaporazione dovuta alle temperature estremamente elevate. Questa infatti è la regione più arida e desertica dell’isola di Hispaniola.
Il paesaggio del lago Enriquillo appare ormai come una foresta semi-sommersa, in cui le piante fuoriescono dall’acqua creando un’atmosfera spettrale.
FLORA E FAUNA
L’area attorno al lago offre un’eccellente condizione per scoprire l’ecosistema regionale.
Il Parco Nazionale del lago Enriquillo fa parte infatti della Riserva della Biosfera UNESCO di Jaragua-Bahoruco-Enriquillo, un tesoro naturalistico che comprende 180 specie di orchidee (di cui 32 endemiche) e oltre 100 specie di uccelli.
Le temperature medie superano i 30°, con picchi estivi che registrano anche i 50°. E infatti la vegetazione è costituita principalmente da foreste secche subtropicali, macchie spinose e cactus.
Parlando della fauna, gli animali principali che si possono osservare sono:
- numerosi uccelli sia di tera che di acqua, ad esempio anatre, aironi, fenicotteri
- due specie di iguana, la rinoceronte e l’iguana Ricord
- una delle colonie selvatiche più numerose di coccodrilli americani.
Questi ultimi restano a rischio estinzione ma l’innalzamento delle acque ha favorito la loro crescita ed oggi se ne contano circa 400. Si cibano soprattutto di tilapia, un pesce introdotto nell’habitat mentre per bere si accontentano delle acque dolci delle precipitazioni e dei pochi fiumi.
COSA VEDERE AL LAGO ENRIQUILLO
Un’escursione sul lago deve prevedere una visita alle due principali attrazioni.
Sulla sponda nord c’è la piccola area archeologica nota come “las Caritas de los Indios”:
si tratta di incisioni rupestri opera dei Taìnos, visibili dopo una breve salita. La strada per queste grotte in alcuni punti è scivolosa quindi è consigliabile prestare attenzione.
Oltre all’interesse culturale, il sito è anche un ottimo punto panoramico per ammirare il lago Enriquillo dall’alto.
La seconda attrazione, prima per numero di visite, è isla Cabritos, l’unica isola rimasta all’interno del lago.
È lunga circa 7 km e ospita il maggior numero delle iguane presenti nella zona, grazie anche all’isolamento che offre.
L’uscita in barca per isla Cabritos è la principale attività turistica del parco e permette di solcare le acque del lago vedendo da vicino i coccodrilli, le varie specie di uccelli e anche i fenicotteri, che sostano nella Boca de Cachòn.
CONCLUSIONE
Le difficili condizioni climatiche rendono necessaria qualche precauzione per chi desidera visitare il lago Enriquillo e i suoi dintorni.
Consiglio quindi di portarsi un cappellino, crema solare, occhiali da sole e anche abbastanza acqua in modo da non rischiare la disidratazione.
Il lago si trova lontano dalla costa ma si può tranquillamente soggiornare in un hotel sul mare e poi raggiungere l’area in giornata.
Una buona soluzione può essere Casa Bonita, che ritengo il miglior hotel a Pedernales.
E ora goditi questo video di pochi minuti.
Ti ringrazio,
alla prossima!
Noel
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