Immersioni in Repubblica Dominicana: quali sono i siti migliori

Ultima modifica in data 21/06/2023

Grazie ai circa 1000 chilometri di coste, le immersioni in Repubblica Dominicana regalano avventure mozzafiato in un mondo parallelo fatto di grotte, relitti, pesci variopinti, formazioni rocciose e coralline.

Una nazione che deve la sua fama soprattutto alle sue coste paradisiache, non può essere ignorata quando si parla di fondali marini.

Sarò sincero:

la Repubblica Dominicana ha bellissimi siti dove ammirare la barriera corallina ma non rientra nella top 10 mondiale. È però tra le cinque nazioni caraibiche più visitate per questo motivo, secondo The Nature Conservancy, un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro. E questo le ha permesso di essere ospitata a Bologna all’Eudi Show 2022, la principale fiera di settore italiana.

Non è il diving, in ogni caso, a trascinare il turismo, nonostante sia un segmento in crescita.

Oggi però scrivo proprio per parlarti dei principali siti di immersione anche se, ahimè, il mondo subacqueo per me è off-limits.

Mi affascina tantissimo ma ho problemi con i boccagli tanto che anche per lo snorkelling devo arrangiarmi con la poca apnea che riesco a permettermi.

Se non inventeranno metodi alternativi, i fondali resteranno sempre soltanto un sogno… 😒

LE IMMERSIONI IN REPUBBLICA DOMINICANA

Che si voglia dedicare loro l’intera vacanza o solo alcune ore, non c’è dubbio che le immersioni siano una delle tante attività possibili nel Paese.

Nei fondali dominicani prospera una bellissima barriera corallina abitata da una vasta fauna sottomarina: il suo ecosistema occupa circa l’1% delle acque mondiali ma ospita il 25% circa della vita marina esistente.un mondo sommerso tutto da scoprire, in parte protetto dalla legge grazie all’istituzione delle riserve naturali.

Ciò che lo rende particolarmente affascinante è l’alto numero di relitti sommersi:

non solo galeoni dell’età dei pirati ma anche navi più recenti, risalenti soprattutto al periodo di occupazione americana.

Puoi leggere la storia della Repubblica Dominicana per saperne di più.

Il mondo marino è fondamentale, tra le altre cose, per prevenire l’erosione delle coste e salvaguardare quindi la qualità delle spiagge. Grazie alle leggi nazionali, unite alle inziative dei privati, oggi la maggior parte dei siti di immersione rientra nel Sistema Nazionale delle Aree Protette, come ha affermato Omar Shamir Reynoso, un importante biologo marino dominicano.

Prima di passare alle località adatte al diving, ti dico velocemente che il clima costante e la temperatura dell’acqua sempre calda rendono possibile praticare immersioni tutto l’anno.

Non c’è quindi un vero e proprio periodo consigliato, anche se le correnti in estate (tra giugno e settembre) sono minori, soprattutto nelle coste meridionali. L’acqua più calma fa rima con visibilità migliore…

LE IMMERSIONI LUNGO LA COSTA NORD

La parte settentrionale della nazione affaccia sull’oceano Atlantico, quindi le spiagge del nord della Repubblica Dominicana presentano acque più agitate rispetto al mar dei Caraibi a sud.

In generale, i siti sono profondi e quindi più adatti ai sub esperti. La linea costiera da Montecristi si spinge fino all’inizio della penisola di Samanà; si susseguono le classiche spiagge di sabbia e gli strapiombi a picco sull’oceano.

L’area in assoluto più accessibile ai principianti è la baia di Sosùa con le immediate vicinanze, grazie a correnti minime e fondali poco profondi.

PUERTO PLATA E SOSÙA

Queste sono alcune delle località più importanti della zona:

  • Five Rocks: cinque grandi formazioni rocciose coralline distribuite su un’area di circa 100 metri; vanno dai 5 ai 24 metri di profondità e sono adatte ai sub principianti
  • Canyon: direttamente nella baia di Sosúa, è un’immersione adatta a tutti i livelli che inizia a 12 metri e attraversa uno squarcio nella barriera
  • Airport Wall: una delle mete migliori per le immersioni in Repubblica Dominicana, adatta a tutti. A una profondità che va dai 10 ai 30 metri, offre pinnacoli, tunnel e una parete ricchissima di corallo e fauna marina
  • relitto Zingara: accessibile soltanto ai sub professionisti, è il relitto di una nave da carico lunga 36 metri affondata intenzionalmente nel 1992. È stata liberata da ogni ostruzione per renderla esplorabile in totale sicurezza
  • Pyramids: profondo 18 metri e adatta a chiunque, è un’immersione in corrente attorno a grandi rocce e ciottoli che, cadendo in mare, hanno creato fessure e passaggi
  • Mini Wall: questa piccola parete corallina tra i 15 e i 30 metri è rivolta ai sub esperti ed è un labirinto di porzioni di sabbia in cui sorgono pinnacoli corallini
  • Little Point o La Puntilla: è formata da quattro massi che, precipitando, hanno creato passaggi naturali e grotte dove anche i principianti possono immergersi, a circa 12 metri di profondità
  • Larimar 1 & Larimar 2: i sub esperti possono seguire il percorso che dalla parete corallina di Larimar 1 (a 16 metri) giunge ai circa 32 metri di Larimar 2
  • Three rocks: ideale per i sub principianti, questi tre pinnacoli di roccia a 9 metri di profondità sono circondati da un fondo di sabbia bianca che permette di nuotare agilmente senza temere di urtare il corallo. Da non confondere con Five Rocks.

MONTECRISTI

Situata all’estremità occidentale della costa, al confine con Haiti, Montecristi dispone di una delle barriere coralline più belle per le immersioni in Repubblica Dominicana.

Nelle sue acque giacciono decine di relitti dei secoli centrali dello scorso millennio, affondati per le condizioni del mare o per le battaglie.

Il sito più importante della zona sono senza dubbio Cayos Los Siete Hermanos, sette isolotti di sabbia corallina a circa mezz’ora di barca:

molti li considerano il punto d’immersione più completo della nazione, grazie alla posizione riparata dai venti e alla ricchezza dei paesaggi.

Infatti, sulle rive si possono ammirare cactus, iguane, granchi e vari uccelli (i Cayos sono il luogo di nidificazione della sula fosca), invece sott’acqua si passa da foreste sommerse a fondali sabbiosi, fino a grandi pareti rocciose.

Una ricchezza a disposizione di tutti!

La profondità arriva a circa 3 metri quindi è adatta anche ai principianti e a chi vuole fare snorkelling.

Foto ©Ministerio de Turismo de la Repùblica Dominicana

I SITI DI IMMERSIONE NELLA PENISOLA DI SAMANÀ

La maggior parte delle località con una barriera corallina interessante si trova tra Las Galeras e Las Terrenas.

Qui si alternano acque profonde e acque basse e nei fondali si nascondono cime sottomarine, pareti verticali, caverne e grotte di corallo.

Durante i tragitti in barca per raggiungere il largo, c’è una buona probabilità di avvistare i lamantini (i mammiferi della famiglia dei trichechi tipici di queste zone).

Inoltre, tra gennaio e marzo è molto facile essere accompagnati anche dalle balene che si radunano a Samanà.

Le immersioni nella baia su cui affaccia il capoluogo della regione (Santa Barbara de Samanà) è meno rilevante per le immersioni. Tra i siti da considerare posso citare l’isolotto di La Farola e i relitti di El Ferry e Victoria, tutti quanti nei pressi della turistica Cayo Levantado.

LAS TERRENAS

Il tratto distintivo di questa cittadina è l’offerta enorme di spiagge che si trova nel giro di pochi chilometri.

Ci sono possibilità per sub di qualsiasi livello:

  • Piedra Marcel: una serie di cumuli rocciosi estesi lungo un fondo sabbioso tra i 12 e i 18 metri di profondità, meta popolare per i principianti
  • Las Cuevitas offre anche ai meno esperti la visita di formazioni coralline e di rocce con varchi esplorabili; va dagli 8 ai 16 metri ed è uno dei punti d’immersione più popolari dell’area
  • i tre isolotti di Las Ballenas, al largo della omonima spiaggia cittadina: le acque poco profonde (dai 5 ai 14 metri) nascondono gallerie e grotte sottomarine e sono adatte anche per lo snorkelling, senza dover essere esperti. Il nome degli isolotti si deve alla loro forma, che ricorda appunto quella delle balene
  • Creole Reef è una catena di formazioni rocciose lunga circa un chilometro a circa 25 metri, dunque richiede almeno un livello intermedio di esperienza
  • nave Dolphin: affondata nel 2000 al largo della spiaggia El Portillo per creare una barriera corallina artificiale, i suoi resti sono a 28 metri e sono riservati ai sub esperti.

LAS GALERAS

Altre belle immersioni in Repubblica Dominicana si possono effettuare sulla costa orientale della penisola.

La zona si caratterizza per essere più frastagliata e chiusa rispetto alla costa di Las Terrenas: ci sono poche spiagge, intervallate da scogliere.

I punti più interessanti che mi sento di elencare sono quattro, due per principianti e due riservati ai più esperti:

  • siti di livello facile: il relitto capovolto noto come Barco Hundido, lungo ben 80 metri e affondato nella prima metà del Novecento a causa di un incendio (localizzato a circa 12 metri di profondità); la spiaggia El Frontòn, raggiungibile solo con un trekking nella foresta selvaggia o in barca (la puoi visitare partecipando al viaggio di ecoturismo a Santo Domingo), i cui fondali nella parte iniziale si trovano a circa 17 metri e sono quindi esplorabili da tutti
  • siti di livello avanzato: Piedra Bonita, uno dei punti sommersi più spettacolari e insoliti dell’intera regione nord-orientale. Questo scoglio ricoperto di spugne, coralli e gorgonie che si inabissa in caduta libera fino a 60 metri di profondità con correnti che trascinano i sub è anche conosciuto come “La Torre”.

LA COSTA ORIENTALE DI PUNTA CANA

È l’area più visitata dai turisti, là dove l’oceano Atlantico si incontra con il mar dei Caraibi.

Qui si trova la barriera corallina più lunga del Paese, che si sviluppa parallela alle lunghe spiagge di sabbia bianca tra grotte, canyon, relitti e giardini di coralli. Tra le specie presenti, è comune avvistare anche piccoli squali, razze e gli squali nutrice.

Chi vuole approcciarsi alle immersioni in Repubblica Dominicana può partecipare all’esperienza offerta dal parco acquatico Seaquarium, in cui non è richiesta alcuna esperienza:

un viaggio in catamarano fino ad un acquario naturale con attrezzature SNUBA (dalla fusione di snorkellng e scuba) dove si può camminare sul fondo, ammirare un relitto sommerso, fare snorkelling e nuotare con razze, squali nutrici e delfini.

BÀVARO

Questa cittadina accoglie il numero più grande di resort, di alloggi e di servizi.

È facile trovare sistemazioni per tutte le tasche e questo rende Bàvaro turisticamente più accessibile rispetto a Punta Cana, che invece punta soprattutto sui resort per vacanze di lusso.

  • Relitto Astròn: questa nave mercantile russa di 120 metri si schiantò al largo della costa di Bàvaro nel 1978, spezzandosi in due ed inabissandosi. Si trova a 12 metri di profondità ed è gettonatissima tra i sub esperti, gli unici che possono visitarla a causa delle forti correnti
  • Cueva Taìna Macao: questa grotta sottomarina lunga circa 50 metri ed accessibile facilmente, trovandosi a soli 8 metri di profondità, ha un’impressionante varietà di stalagmiti e stalattiti
  • El Canal (a 16 metri) e Las Cuevitas (a 22 metri): le loro formazioni rocciose sono ideali per principianti; El Canal si chiama così perché è un canale nella roccia che si attraversa senza difficoltà.

PUNTA CANA

Le acque rispetto a Bàvaro sono un po’ più calme, grazie alla posizione un po’ più riparata del Canale della Mona che separa la Repubblica Dominicana da Porto Rico.

Le correnti tuttavia sono comunque più forti rispetto alla vicina zona turistica di Bayahibe.

Questi i siti di immersione principali:

  • Museo Submarino Igneri Caribe Taìno: le oltre 20 sculture, circondate da un giardino di coralli diventato habitat ideale per una variegata fauna, rappresentano l’eredità indigena della Repubblica Dominicana e sono a massimo 7 metri di profondità. Il museo è un sito di interesse culturale unico adatto anche al semplice snorkelling e non richiede esperienza
  • Enriquillo (RM-22): questa nave di 44 metri fu un dono del 1980 degli USA alla Marina dominicana. Nel 2006 venne consegnata al Grupo Puntacana per essere inabissata a circa 18 metri di profondità; l’area gode di ottima visibilità ma le forti correnti la rendono accessibile solo ai sub professionisti. Tra gli animali presenti, anche diverse specie di tartarughe (embricata, liuto, verde) che vengono qui a deporre le uova
  • El Acuario: è diventato uno dei fondali più interessanti in seguito ai lavori di ripristino delle organizzazioni locali. Le distese di coralli tra i 5 e i 7 metri di profondità sono indicate anche ai meno esperti e ospitano una mezza celebrità, il barracuda François.

I resti dell’Enriquillo. Foto ©Ministerio de Tursimo de la Repùblica Dominicana

Siccome l’articolo è molto lungo, l’ho diviso su due pagine. Ti invito quindi a proseguire sulla prossima cliccando poco più in basso o direttamente al link.

Mi piacerebbe anche se intanto mi aiutassi a condividerlo per tutte le persone che potrebbero essere interessate. Grazie mille!

 
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