Cosa vedere a Montecristi tra terra e mare
Ultima modifica in data 05/09/2023
Se desideri sapere cosa vedere a Montecristi, nei prossimi paragrafi troverai le attrazioni principali.
Sappi che questa area dell’estremo nord-ovest, non rientra in alcuna rotta turistica.
In tutta onestà, è una località di frontiera che offre meno rispetto ad altre zone e può essere una buona soluzione per allontanarsi due giorni dalla ressa e vedere un altro lato del Paese.
Il paesaggio selvaggio, metà desertico e metà mediterraneo, si caratterizza per l’alternanza tra risaie, bananeti, cactus giganti, lagune, falesie e tunnel di mangrovie.
Il capoluogo di provincia, San Fernando de Montecristi, è stata una delle prime città del Nuovo Mondo (fu fondata nel 1501) e oggi è una località modesta e abbastanza anonima.
COSA VEDERE A MONTECRISTI
Partendo proprio da questa città, direi che le poche cose degne di nota sono:
- il Manifesto di Montecristi, che pose le basi per l’indipendenza cubana dalla Spagna. Puoi ripercorrere la storia nel piccolo Museo Màximo Gòmez (il generale dominicano che siglò il documento nel 1895 assieme al politico cubano Josè Martì)
- il primato nazionale come località che ospitò il primo acquedotto, la prima ferrovia e i primi telefoni della Repubblica Dominicana
- la torre dell’orologio, una copia in miniatura della Torre Eiffel (fu progettata dallo stesso Gustave Eiffel): non è una grande attrazione, merita soltanto un veloce accenno proprio per questa curiosità
- le famose e caratteristiche saline, fulcro dell’economia dell’area, visitabili per chi vuole conoscere il processo di produzione del sale marino. La popolazione nativa dei Taìnos ci lavoravano da prima dell’avvento di Colombo.
CAYOS LOS SIETE HERMANOS
A circa 10 km dalla baia di Montecristi, c’è poi un gruppo di sette isolotti di sabbia corallina, Cayos de los Siete Hermanos (Toruru, Muertos, Ratas, Terrero, Monte Grande, Monte Chico e Arenas).
Sono l’area di nidificazione principale della sula fosca e anche un luogo ideale per l’osservazione di uccelli locali e migratori.
Ma non solo.
I fondali marini presentano foreste sommerse, fondali sabbiosi e grandi pareti rocciose che fanno di quest’area un paradiso per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni.
Inoltre, il sito è adatto anche ai principianti dato che la profondità media è di pochi metri e può essere esplorato anche nei giorni di vento.
La barriera corallina che dai Siete Hermanos corre lungo tutta la costa fino a Punta Rucia, la spiaggia bianca famosa per essere il punto di partenza per le escursioni a Cayo Arena, è la più grande e viva della Repubblica Dominicana.
Questa zona è anche conosciuta come “cimitero delle navi dei Caraibi”:
si dice infatti che siano oltre 400 i galeoni dell’epoca coloniale sommersi, la maggior parte dei quali ancora inesplorati.
EL MORRO
La più accessibile delle attrazioni a Montecristi è rappresentata dal parco nazionale omonimo.
In particolare, El Morro, una montagnola piatta di 242 metri a nord della città, raggiungibile percorrendo una lingua di terra.
Un facile sentiero conduce ad un punto panoramico sulla baia. In aggiunta, si può visitare playa El Morro, con la sua caratteristica sabbia rosso-arancione e il vicino faraglione dalla vaga forma di scarpa.
Recentemente, il percorso è stato ammodernato e messo a posto per renderlo accessibile anche alle sedie a rotelle.
Nella foresta secca suptropicale dell’area vivono distese di mangrovie, visitabili in barca o a piedi, iguane e numerose specie di uccelli.
C’è anche la possibilità di un’uscita in barca alla vicina isla Cabra, un piccolo isolotto disabitato di sabbia bianca ideale per chi cerca un po’ di solitudine senza allontanarsi troppo dalla città.
CONCLUSIONE
Quando ci si chiede cosa vedere a Montecristi, la risposta rispetto ad altre zone è più rapida. Ogni luogo, se ci si sofferma, ha tantissime cose da vedere.
Turisticamente parlando, però, le attrazioni più importanti sono quelle appena viste. Può essere però una tappa da considerare a chi si trova nel nord per scoprire le attrazioni di Puerto Plata.
Si potrebbero anche citare le visite alle piantagioni. Tra le tante di riso e platani, la più interessante è forse quella di aloe vera nella cittadina di Guayubìn, la piantagione più grande al mondo e di proprietà della multinazionale statunitense Forever.
Se dovesse interessarti, puoi contattarmi per richiedere uno dei miei tour su misura.
Ti ringrazio,
alla prossima!
Noel
Nota: articolo rivisto e aggiornato a settembre 2023.
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