Cosa vedere a Bayahibe e Punta Cana: la top 5 delle attrazioni non marine

Ultima modifica in data 12/12/2022

La costa sud-est dominicana non è soltanto resort, mare e belle spiagge. Nell’ampio territorio si trovano altre cose ugualmente interessanti che molte persone perdono perché meno pubblicizzate.

In questo articolo, ti porto alla scoperta dei luoghi di maggior interesse della macro-regione che si sviluppa ad est di Santo Domingo.

Per intenderci, l’area conosciuta dagli italiani per i resort sul mare.

Ma siccome ho già scritto un articolo sulle migliori spiagge vicine a Santo Domingo, mi concentrerò su altre esperienze.

COSA VEDERE A BAYAHIBE E PUNTA CANA

Quando nomino queste due località, lo faccio per comodità.

Uso i due nomi famosi per sintetizzare qualcosa di più ampio:

apri una cartina della Repubblica Dominicana e immagina che San Pedro de Macorìs sia un angolo. Ecco, la figura geometrica irregolare che si sviluppa alla sua destra è l’area che prendo in oggetto oggi.

Quindi non soltanto le coste ma anche le pianure interne.

Tutte le attrazioni sono raggiungibili comodamente da ogni punto di quel territorio e si fanno in giornata.

CUEVA DE LAS MARAVILLAS

Questo imponente sistema di grotte si trova sulla strada San Pedro de Macorís-La Romana ed è il primo museo d’arte rupestre dei Caraibi. Ancora oggi rappresenta uno dei più importanti ritrovamenti dell’arte rupestre dominicana e un punto di riferimento per lo studio degli indigeni dei Caraibi.

È accessibile a chiunque grazie ad un’eccellente illuminazione, a un ascensore e alle rampe ben strutturate. Le grotte si trovano 25 metri sottoterra.

Ci sono oltre 500 tra petroglifi e pittogrammi, che vanno da quelli antropomorfi a quelli zoomorfi, a quelli geometrici, spirituali o misti.

Tutte queste testimonianze, unite ai depositi funerari ritrovati, inducono gli studiosi a considerare Cueva de las Maravillas come luogo preposto al culto mortuario.

Uno dei punti più interessanti della grotta, che puoi visitare con il viaggio di ecoturismo a Santo Domingo, secondo me è lo specchio d’acqua:

il riflesso è talmente perfetto che si ha l’impressione di trovarsi su un abisso nel quale la grotta prosegue con formazioni a testa in giù. Lo vedi dal minuto 0:58.

Il biglietto d’ingresso (300 pesos per gli adulti) dà diritto a visitare anche un iguanario all’aperto e una grotta con pavimento lastricato, che talvolta ospita cerimonie e occasioni speciali.

Con 200 pesos in più si può anche accedere al labirinto, che non era ancora presente quando ci sono stato nel 2018.

ALTOS DE CHAVÒN: UN CLASSICO DELLE LISTE SU COSA VEDERE A BAYAHIBE E PUNTA CANA

Ho già accennato a questo posto quando ho parlato dei prodotti tipici dominicani.

Infatti, questa replica di un villaggio mediterraneo del XVI secolo, costruito interamente in pietra sopra il fiume Chavón, è conosciuta come cittadella degli artisti.

Fu inaugurata nel 1982 con il concerto di Frank Sinatra nell’anfiteatro all’aperto da 5.000 posti, che ancora oggi ospita gli spettacoli di artisti di fama internazionale.

Il villaggio fa parte del complesso di lusso Casa de Campo ma anche chi non soggiorna nel resort può visitarlo, pagando un biglietto d’ingresso.

La bellezza del luogo è dovuta innanzitutto alla posizione:

da una parte il fiume, dall’altra una visuale ampia sui campi da golf e sulla pianura circostante. Particolarmente suggestivo al tramonto.

Fanno il loro effetto anche l’atmosfera e le architetture rinascimentali, i negozietti di artigianato, le mostre open air di artisti professionisti o degli studenti della Scuola d’Arte e Design (affiliata con la prestigiosa Parsons di New York).

Ci sono poi il Museo Archeologico, che ospita una delle più ampie collezioni di epoca precolombiana e taìna della Repubblica Dominicana (oltre 3.000 pezzi databili tra il 4000 a.C. e il 1492) e la caratteristica chiesetta di San Stanislao nel centro della piazza.

Fu consacrata nel 1979 da Giovanni Paolo II, che vi lasciò le ceneri del patrono della Polonia da cui prende il nome. La chiesa è gettonatissima per le nozze nella Repubblica Dominicana.

PARQUE NACIONAL DEL ESTE

Quando ci si chiede cosa vedere a Bayahibe e Punta Cana, questo parco viene ignorato nonostante sia il più visitato della nazione.

In realtà, la gente si affolla per vedere una parte di esso ma senza esserne del tutto consapevole.

Parlo dell’escursione all’isola di Saona, che fa parte del parco ma di cui non parlerò perché puoi trovare ogni informazione nell’articolo che le ho dedicato.

Il Parque Nacional del Este (o Cotubanamà) si estende per quasi 800 km² e comprende sia un’area terrestre che marina. Ospita più di 570 specie tra flora e fauna, delle quali circa 60 endemiche. Inoltre, vi si trovano anche importanti siti archeologici del periodo precolombiano: sono segnalati oltre 20 piazze cerimoniali, 8 cimiteri aborigeni e 27 grotte.

Tra le attrazioni principali:

  • sentiero ecoturistico Padre Nuestro, una camminata semplice di 2 km nella biodiversità locale che si conclude con la Cueva de Chicho II, dove un lago sotterraneo limpidissimo ti aspetta per un fresco bagno nel buio più profondo
  • la rosa di Bayahibe, il fiore di una rara varietà di cactus endemica della zona, dal delicato colore rosa: è il fiore nazionale della Repubblica Dominicana dal 2011
  • Cueva del Puente, una grotta ad una camera di tre livelli con stalattiti, stalagmiti e aperture naturali. Si raggiunge in circa mezz’ora a piedi lungo il sentiero Guaragao, che comincia alla fine della spiaggia di Bayahibe Dominicus.

UN’INFINITÀ DI PARCHI TEMATICI

La parte più orientale della regione, tra Punta Cana e Bàvaro, è ricca di occasioni di intrattenimento.

Ci sono numerosi locali notturni, discoteche e anche parchi con ogni genere di attività. Questi sono i tre che personalmente ritengo più interessanti.

SCAPE PARK

Situato a Cap Cana, il luogo per eccellenza delle vacanze di lusso in Repubblica Dominicana, è un enorme spazio immerso nella natura ideale per le famiglie, grazie all’ampia scelta di attività.

Ad esempio, è possibile passare del tempo in mezzo ai pappagalli, alle scimmie, alle iguane o ad altri animali grazie alle varie oasi naturalistiche; lanciarsi nelle piscine dopo un volo in zipline; esplorare una caverna e tunnel sotterranei; stare a mollo nelle acque al riparo di una grotta.

L’esperienza più apprezzata, però, è senza dubbio quella di Hoyo Azul, un cenote profondo 14 metri ai piedi di una parete calcarea alta 75 metri.

Scopri tutte le informazioni direttamente sul sito ufficiale.

MANATÌ PARK

Il primo parco tematico della Repubblica Dominicana è la casa della più grande collezione di animali dell’isola.

Il parco organizza 5 show tematici e ospita 150 specie tropicali, tra cui rettili, volatili, cavalli e delfini, con i quali è anche possibile fare il bagno.

Ci sono anche mostre culturali sui Taìnos e magnifici giardini in cui ammirare moltissime piante e orchidee di vario tipo.

È situato nelle vicinanze di Bàvaro.

YUCAYEQUE MUSEO INDIGENA

L’ultimo parco tematico che voglio presentarti si trova in un rancho di Macao, una decina di chilometri a nord di Bàvaro.

È un centro ecoturistico che riproduce un tipico villaggio indio per immergere i visitatori nella società e nella storia dei Taìnos.

Tutte le strutture e i materiali da costruzione sono quelli che venivano utilizzati all’epoca e tutto quanto è pensato come museo all’aria aperta dall’alto valore culturale, che vuole mantenere vivo il ricordo del passato:

vi si ritrova, quindi, la società taina in tutte le sue sfaccettature e negli edifici che ne componevano il nucleo abitato. Vengono anche messi in scena spettacoli dal vivo che riproducono le danze e i riti utilizzati dagli indigeni.

COSA VEDERE A BAYAHIBE E PUNTA CANA: LE PIANURE DELL’ENTROTERRA

Allontanandosi dalle coste, si entra in contatto con il cuore agricolo della zona.

Le attrazioni principali del territorio sono due:

innanzitutto la caotica città di Higüey, che si visita principalmente per il mercato cittadino (un vero tuffo nella quotidianità del popolo) e la sua catterale.

È stata inaugurata nel 1971 ed è uno dei siti religiosi più importanti a livello nazionale. Eretta in onore della patrona dominicana, la Vergine dell’Altagracia, attira lo sguardo per la curiosa struttura:

un arco di 69 metri svetta sull’ingresso colorato in bronzo e oro. Puoi vedere una foto della facciata nell’articolo sulla religione della Repubblica Dominicana.

Secondo la leggenda, la chiesa sorge nel punto in cui un bambino fu guarito dopo aver visto la Madonna. Da allora, ogni 21 gennaio i pellegrini giungono da ogni parte del Paese per sfilare davanti all’altare e renderle omaggio.

L’altra attività che merita è la visita delle piantagioni di canna da zucchero (la produzione più importante della regione), in cui si attraversano i classici bateyes dove vivono gli haitiani che lavorano nei campi.

Oltre alle piantagioni, ci sono numerose fabbriche di sigari e cacao nelle quali si assiste alle varie fasi di lavorazione.

Tutte queste cose si possono fare con comode escursioni da Bayahibe.

CONCLUSIONE

Lo si capiva sin dal titolo e l’ho anche specificato:

tutte le escursioni di questo articolo non trattavano nulla che avesse a che fare con il mare. Avevo intenzione di spiegare cosa vedere a Bayahibe e Punta Cana, a patto che si trattasse di qualcosa di meno inflazionato.

Quindi non ho ignorato soltanto Saona o le varie spiagge ma anche il mondo sottomarino. Puoi rimediare leggendo i migliori punti per le immersioni in Repubblica Dominicana.

Cerco sempre di evitare articoli troppo lunghi, quando è possibile parlare in modo più approfondito di un argomento in un post specifico.

Per lo stesso motivo, non ho parlato nemmeno della capitale, perché per tutta una serie di ragioni merita un articolo a parte.

È una città spesso sottovalutata o poco apprezzata, era successo anche a me prima di visitarla con la calma che merita. Ecco perché ti consiglio di cuore la mia guida a Santo Domingo.

Anche per oggi è tutto.

Ti ringrazio,

alla prossima!

Noel

 
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