Bahìa de las Àguilas e Cabo Rojo: il paradiso dominicano
Ultima modifica in data 13/12/2022
Pochi posti nel mondo mantengono la loro verginità. La Repubblica Dominicana ne conserva gelosamente uno:
Bahìa de las Àguilas è un eden terrestre protetto e poco frequentato, lontano dalle località turistiche. Un luogo ancora per pochi che in un futuro non troppo lontano inizierà ad essere meta turistica.
La regione sud-occidentale della Repubblica Dominicana infatti è un concentrato unico di ecosistemi che 9 persone su 10 ignorano completamente.
Una delle aree più belle di tutti i Caraibi grazie alle molte cose da vedere tra Pedernales e Barahona.
E tra le migliori attrazioni ci sono senza dubbio quelle che trovi qua sotto.
BAHÌA DE LAS ÀGUILAS È QUELLO CHE MOLTI CONSIDERANO IL PARADISO
Immagina di far parte della spedizione di Colombo.
Sei nel primo gruppo di europei a mettere piede su quest’isola caraibica.
Seguendo tutta la costa, ad un certo punto arrivate in una baia incontaminata:
davanti a voi, acqua trasparente e cristallina che termina su una spiaggia lunga chilometri e con una sabbia talmente bianca da diventare accecante.
Soltanto arbusti e piante basse, animali e alcuni centri abitati dai Taìnos, gli indigeni del luogo che vivono in armonia con l’ambiente.
Chiudi gli occhi per alcuni secondi e lasciati avvolgere dall’immaginazione.
Ce l’hai fatta?
Bene, ora torna ai giorni nostri.
Non sono impazzito, l’esercizio che hai appena fatto ha una spiegazione molto semplice.
È il modo più efficace per farti conoscere Bahìa de las Àguilas.
Qualora non fosse sufficiente, prima di descrivertela a parole ti lascio anche questo video in aiuto.
CARATTERISTICHE DI BAHÌA DE LAS ÀGUILAS
Tutta l’area appartiene al Parque Nacional de Jaragua, che dal 2002 fa parte della Riserva della Biosfera UNESCO che comprende anche le zone di Barahona ed Enriquillo.
Il paesaggio carsico fa da sfondo alla spiaggia più bella della Repubblica Dominicana.
Una distesa lunga oltre 8 km di sabbia finissima e bianca come il borotalco.
La totale assenza di hotel, ristoranti o negozi (oltre che di ombra!) regala a chi la visita la solitudine più totale.
La Natura è l’unica vera padrona.
E infatti la ricchezza della zona è data dalla fauna e dalla flora, costantemente monitorate e protette:
- ben 130 specie diverse di uccelli che vivono qui tutto l’anno o vi migrano
- iguane, pellicani, paguri e lucertole
- animali marini come lamantini, delfini, crostacei vari che qui trovano uno dei migliori rifugi e luoghi di riproduzione
- tartarughe marine, tartarughe embricate e tartarughe liuto che vengono a deporre le uova
- la più alta concentrazione di giovani coralli che mantengono in perfetto stato le barriere coralline (è la più sana e grande estensione dell’isola)
- praterie di alghe ottimamente conservate.
Le acque tra la baia e le isole Beata e Alto Velo (i punti più meridionali della nazione) sono anche ottimi siti per le immersioni.
Ma come si raggiunge Bahía de Las Águilas?
Il punto di partenza è il paesino di La Cueva, che si raggiunge passando da Cabo Rojo.
Là si può scegliere se fare una traversata in barca di circa 20 minuti, zigzagando tra speroni di roccia, oppure sobbarcarsi il tragitto su ruote percorrendo una strada accidentata che attraversa la vegetazione fatta di cactus, arbusti spinosi e piccole piante.
CABO ROJO
Ti ho detto poche righe fa che bisogna passare da Cabo Rojo per raggiungere Bahìa de las Águilas.
È giunto il momento di parlartene.
Innanzitutto, il nome significa “manto/capo rosso” e si deve al colore ruggine dei dintorni dovuto all’ampia presenza della bauxite.
La spiaggia è una sottile lingua di sabbia bianca posizionata poco oltre l’aeroporto domestico e il porto, utilizzato proprio per il commercio soprattutto di questo minerale oltre che di calcare e cemento.
Essendo la porta d’ingresso verso qualcosa di più affascinante e famoso, viene spesso ignorata dai turisti stranieri. Attira invece molto turismo locale.
Cabo Rojo è l’habitat ideale per la riproduzione della fauna marina che ti ho citato prima e ospita una barriera corallina ottimamente preservata.
A pochi metri dalla riva, inoltre, giace il relitto di una moderna nave cargo che sembra creare un collegamento nel tempo con l’approdo delle caravelle spagnole a fine Quattrocento.
CONCLUSIONE
Questi angoli di paradiso sono raggiungibili comodamente da quello che considero il miglior hotel di Pedernales, nonostante non sia proprio nei dintorni.
In ogni caso, l’alloggio è l’ultimo dei problemi.
La regione sud-ovest della Repubblica Dominicana è sì selvaggia e incontaminata ma offre un buon numero di sistemazioni alberghiere.
Ciò che conta è avere il giusto tempo per ammirare le bellezze della zona.
I miei tour organizzati della Repubblica Dominicana, un’esclusiva in Italia, servono soprattutto a questo.
Valuto ogni singolo caso e costruisco l’itinerario in modo da trovare il giusto mix tra desideri del cliente, budget e tempo a disposizione.
Ti ricordo infatti che i programmi descritti sono soltanto una base, che poi personalizzo secondo le esigenze di ciascuno.
Se vuoi saperne di più, devi solo contattarmi.
Ti ringrazio,
alla prossima!
Noel
Nota: articolo rivisto e aggiornato a dicembre 2022.
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